Vasi fai da te: quando il riciclo salva la giornata (e il portafoglio)

I vasi non sono mai abbastanza, e se ci sono, non sono della dimensione giusta. Se sono della dimensione giusta sono già occupati, o rotti, o cotti dal sole. Questa variante della Legge di Murphy è nota a tutti i “Giardinieri Da Appartamento”, che come me sono malati di piante ma confinati in una casa senza giardino.
Per fortuna, abbiamo dalla nostra parte due grandi alleati: il fai da te ed il riciclo. Ci sono oggetti di tutti i giorni che si prestano perfettamente, o comunque fanno il loro dovere in modo onesto, che sono a costo zero e che transitano più o meno nelle case di tutti noi.
I cartoni delle uova: sono semenzai perfetti. Somigliano moltissimo a quelli che si comprano nei negozi specializzati, quelli che una volta avvenuta la germinazione si possono direttamente interrare senza toccare le radici perché sono biodegradabili. I cartoni delle uova svolgono ottimamente la stessa identica funzione, senza considerare che ne hai uno gratis per ogni frittata che mangi.

Le scatole di cioccolatini: una valida alternativa per un semenzaio, anche se non all’altezza dei cartoni delle uova. Sono ottimi per seminare quando fa troppo freddo, perché la scatola fa effetto serra. Basta metterli sul termosifone.

Le vaschette delle fragole o dei pomodori: sono capienti, hanno già i buchi per l’acqua e sono dotate di pratico tappo, che mantiene l’umidità e il calore. Li uso in alternativa alle scatole di cioccolatini, per grandi quantità di semi. Sono il mio mezzo preferito per piante poco esigenti o per semi in cui non nutro molta fiducia, perché grazie al tappo puoi dimenticarteli per giorni senza che la terra secchi.

I vasetti dello yogurt e simili: basta fare un foro sul fondo e sono uguali precisi a piccoli vasetti. Li uso solitamente per portare avanti il germoglio nato dalla scatola di cioccolatini o dal cartone delle uova. I miei preferiti sono i vasetti della ricotta, perché sono più rigidi.

I sostegni delle uova di Pasqua: anche questi hanno bisogno solo di un foro sul fondo. Mi piacciono meno degli altri perché si distruggono dopo un anno, ma li ho usati un sacco di volte per i miei esperimenti. Un’intera generazione di gladioli è cresciuta in questi “vasi” con un successo tale che hanno fiorito fino a novembre.

Vale la pena di spendere un’ultima parola sulle vaschette delle zucchine, perfette come sottovasi. Ho smesso di comprarli da quando ho iniziato ad usarle. Contengono talvolta anche più piante alla volta e reggono un paio d’anni senza distruggersi.
È chiaro che tutti questi surrogati non possono sostituire un buon vaso di coccio, ma come soluzioni provvisorie sono perfette, soprattutto per le prime fasi della vita di una pianta in cui il contenitore deve crescere col contenuto.
Buona semina e buon riciclo!
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