L’autrice: Caterina Migliaccio

Per la serie: autori fantastici e dove trovarli.
Caterina Migliaccio è una creatura di cui sappiamo molto poco a causa del suo comportamento schivo e silenzioso, cosa che la rende molto difficile da avvistare.
Gli avvistamenti, molto sporadici, sono iniziati a Pisa una trentina di anni fa. Grazie a questi sappiamo che ha un aspetto vagamente umanoide ed è di genere presumibilmente femminile, con dei crini variopinti che cambiano colore a seconda della stagione.
Negli ultimi anni sembra che qualcuno sia riuscito a vederla e addirittura a scambiarci qualche parola nei pressi delle biblioteche locali, specialmente quella di Filosofia dell’università. Si direbbe infatti che i libri siano la sua principale fonte di nutrimento, benché non sia esattamente chiaro come faccia a cibarsene.
Di recente il suo areale si è fortunatamente espanso, tanto che alcune persone ci hanno detto di averla vista in lontanza mentre passeggiavano in campagna o in montagna, in zone boscose; questo ci fa supporre che Caterina possa avere qualche relazione di parentela con il Piccolo Popolo.
Se volete provare a entrare in contatto con lei abbiamo preparato per voi un piccolo rituale. Durante una notte di luna piena ponetevi al centro di un incrocio, posate a terra una candela e formate un pentagramma con tante foto di gattini. Dopodiché accendete uno stereo e mettete della musica a tutto volume: rock, metal o post-punk dovrebbero andare bene.
Se tutto va bene, Caterina apparirà su un cocchio trainato da gatti infernali. In cambio delle foto di gattini che le offrirete potrete farle alcune domande e approfittare della sua conoscenza approssimativa di argomenti vari ed eventuali — filosofia, antropologia, fumetti e serie tv, femminismo, piante e animali e così via — o, in alternativa, potrete raccontarle i vostri problemi e lei cercherà di darvi una mano.
Possibilmente cercate di non trattenerla troppo a lungo. Benché sia generalmente ben disposta verso gli esseri umani, infatti, è una creatura timida e ha bisogno di solitudine per ricaricare i suoi poteri.
